Covid-19: le proposte di Anffas Sicilia

Presentazione proposte per “Emergenza covid19” e attuazione legislazione vigente- Anffas Onlus Sicilia

Per effetto delle disposizioni nazionali e delle ordinanze degli organi di governo locale volte al contrasto e contenimento della diffusione dell’ epidemia da COVID-19 , i servizi in presenza erogati a favore delle persone con disabilità nei centri semiresidenziali e nell’ambito
dei servizi educativi e scolastici sono stati sospesi. Per tale ragione, si rende necessario oggi il rafforzamento dei servizi alternativi, con particolare riguardo verso le fasce più fragili della popolazione fra cui rientrano le persone con disabilità e le rispettive famiglie.
Gli artt. 47 e 48 del DL 18/2020 “Cura Italia”, al riguardo, garantiscono la continuità delle
prestazioni ma, al contempo, salvaguardano gli enti gestori che erogano importanti servizi sui territori che, se non adeguatamente supportati, come previsto, mediante il riconoscimento dei corrispettivi previsti, rischiano di andare in default e di non poter più garantire, alla ripresa, gli importanti servizi sin qui erogati.
Proprio oggi, 2 aprile, in occasione della cellebrazione della giornata della consapevolezza sull’autismo, il Segretario Generale dell’ Onu ha riaffermato l’importanza del ruolo dei Governi
nell’attuale contesto di crisi affermando che “I diritti umani universali, compresi i diritti delle persone con disabilità, non devono essere violati al momento di una pandemia. I governi hanno la responsabilità di garantire che la loro risposta includa le persone con
autismo. Le persone con autismo non devono mai subire discriminazioni quando
cercano assistenza medica. Devono continuare ad avere accesso ai sistemi di supporto necessari per rimanere nelle loro case e comunità durante i periodi di crisi, invece di affrontare la prospettiva di istituzionalizzazione forzata”.
E’ certo che siamo di fronte ad una situazione straordinaria ed imprevedibile, ma è altrettanto vero che l’attuale situazione di emergenza ha messo ancor più in crisi il sistema dei servizi sociali, socio sanitari e sanitari regionale facendo emergere e constatare amaramente la scarsa capacità del
sistema offrire soluzioni adeguate e strutturare le maggiori e diverse tutele previste dagli art. 47 e
48 del DL 18/2020 in favore delle persone con disabilità, in particolare intellettive e del
neurosviluppo e delle loro famiglie nonchè degli operatori impiegati in tali contesti e degli enti che sin qui hanno garantito i servizi.
Cio che emerge dal quadro delineato sopra è che la disabilità, in particolare la disdabilità
intellettiva e del neuro sviluppo, non è ancora adeguatamente tutelata e continua a
rimanere una QUESTIONE PRIVATA anche nell’emergenza.
Ci corre l’obbligo, pertanto, di portare alla sua illustre attenzione i principali punti su cui è urgente che il governo regionale intervenga :
 Occorre un intervento regionale finalizzato a garantire a tutti gli operatori
sanitari, sociosanitari, socioassistenziali e, più in generale, tutti i soggetti a rischio che
continuano a prestare la propria opera presso le strutture residenziali e i servizi
domiciliari per persone con disabilità (anche non accreditati e/o convenzionati) senza
che in alcun modo per la natura della prestazione si possa garantire il rispeto della
distanza di sicurezza ed evitare il contatto, di dispositivi di protezione individuale
(DPI- principalmente mascherine , guanti monouso e tute protettive),oggi non
facilmente reperibili sul mercato da parte dei singoli enti gestori, assicurando una
costante approvvigionamento per tutto il periodo di emergenza.
 Occorre che le autorità e istituzioni regionali provvedano a disporre, senza
ulteriore indugio, i test diagnostici all’ interno delle strutture residenziali di qualunque
genere (anche non accreditate e/o convenzionate) ove siano residenti le persone con
disabilità, categorie ritenute maggiormentea rischio, su tutti gli operatori e
residenti, asintomatici e non, per intercettare i casi positivi e evitare il temuto
rischio che, come gia drammaticamente avvenuto in altri casi in Sicilia, le strutture
residenziali diventino focolai di infezioni con conseguenze dilaganti.
 Occorre istituire, ai sensi dell’ art. 9 comma 2 del DL 14/2020, le “Unità
speciali”, al fine di garantire l’uniforme erogazione di prestazioni sanitarie e socio
sanitarie a domicilio a favore di persone con disabilità maggiormente a rischio. Tale
richiesta è oggetto di una nostra precedente nota già trasmessa in data 25 marzo 2020.
 Occorre, poi, intervenire per elaborare un protocollo operativo uniforme su tutto
il territorio regionale(anche nell’ambito dell’attività posta in essere dalle stesse “Unità
Speciali” di cui sopra) di indirizzo agli enti locali a alle ASP sulla gestione e
coordinamento degli interventi di natura sanitaria, socio sanitaria, e socio educativa,
da convertire o già convertiti in prestazione domiciliare o non domiciliare in favore
delle persone con disabilità ai sensi degli artt. 47 e 48 del DL 18/2020;
 Occorre uniformare a livello regionale l’applicazione degli artt. 47 e. 48 DL
18/2020 favorendo così quanto ivi previsto, con particolare riferimento all’attivazione
dei servizi alternativi a quelli sospesi (domiciliari o a distanza o con frequenza negli stessi luoghi già frequentati dalle persone con disabilità) in accordo tra pubbliche amministrazioni ed enti gestori, sempre garantendo il rispetto delle regole di
distanziamento sociale, e la “corresponsione complessiva di entità pari all’importo già previsto”per il servizio oggetto di conversione.
 Occorre fornire, con urgenza, un chiarimento agli enti locali e Aziende Sanitarie di tutto il territorio regionale, sull’obbligo di garantire agli enti gestori con servizi sospesi, per ciascuna delle attività sospese non convertite (e quindi non rese)
per qualunque ragione organizzativa (es. impossibilità di garantire gli standard di
sicurezza), indisponibilità degli enti o delle famiglie) la corresponsione del “vuoto
per pieno” con integrale pagamento delle somme dovute ivi compresi i costi di
gestione. A tal riguardo l’art. 48, comma 2, del DL 18/2020 prevede che “durante
la sospensione dei servizi educativi e scolastici e dei servizi socio sanitari e
socio assistenziali di cui al comma 1” (ndr. centri diurni in genere) “le
Pubbliche Amministrazioni sono autorizzate al pagamento dei gestori privati
dei suddetti servizi per il periodo della sospensionesulla base di quanto iscritto
nel bilancio preventivo” .
 Occorre predisporre forme di residenzialità, (alternative ai centri diurni e alla domiciliarità) in forma temporanea e limitatamente al periodo di emergenza, per le persone con disabilita, nel rispetto della volontà di queste ultime e delle rispettive
famiglie, ove i genitori manifestino momentanee difficoltà dovute alla situazione di emergenza.
 Occorre ancor più ugentemente intervenire e supportare le persone con disabilita prive di genitori o perche gli stessi non sono in grado di fornire adeguato sostegno, per le quali ad oggi non sono ancora state attivate o espletate tutte le procedure per l’accesso alle misure per il dopo di noi.
Occorre sollecitare e facilitare la capacita di spesa dei distretti socio sanitari
affinchè questi rendano immeditamente disponibili le forme di servizi per i quali
hanno già avuto assegnati i trasferimenti finanziari da parte degli organi regionali
competenti, quali ad esempio: le risorse per la disabilità grave, le risorse per
l’implementazione dei Piani di Zona e le risorse per il Durante Noi Dopo di Noi.
Si ribadisce che le misure indicate sopra e previste dal DL. 18/2020 sono fondamentali poiché rispondo tutte all’esigenza di fronteggiare il periodo di emegenza col minore disagio possibile per le
famiglie e per le stesse persone con disabilità, garantendo, nel frattempo, il concreto mantenimento dei centri che erogano servizi nei cofronti delle stesse persone con disabilità su tutto il territorio
regionale temporaneamente inattivi o con servizi in parte convertiti, che potranno così garantire l’immediata ripresa delle attività al termine dello stato di emergenza.

Il Presidente Regionale Anffas Sicilia
Giuseppe Giardina

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